Storie

In questa sezione si proporranno storie di personaggi, più o meno noti, e avvenimenti legati alla Regione, inserendo inoltre fatti o curiosità ad essi collegati.

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ARRIGO BOITO

nasce a Padova il 24 febbraio 1842 da Silvestro e la contessa Jozefa Radolinska di nazionalità polacca. Fu letterato, librettista e compositore italiano ed è noto soprattutto per i suoi libretti d'opera, considerati dei massimi capolavori e per il melodramma Mefistofele. Scriverà tra l'altro, La Gioconda, l'Otello, Falstaff.

Nel 1861 consegue il diploma e vince una borsa di studio; si trasferisce a Parigi dove conosce tra gli altri Rossini e Verdi.

Nel 1862 lascia Parigi per trasferirsi in Polonia dove scrive il suo primo libretto: l'Amleto per la musica di Franco Faccio suo condiscepolo e amico fraterno.

Torna a Milano e aderisce al movimento letterario della Scapigliatura, di cui ne è uno dei massimi esponenti.

In questo periodo la sua attività è molto intensa, interrotta solo, nel 1866, quanso, sempre con Faccio, si arruola volontario nel corpo dei Garibaldini durante la Terza Guerra d'Indipendenza.

Dopo il fiasco del primo Mefistofile, si dedicò soprattutto alla composizione di libretti, firmati per la quali totalità con lo pseudonimo anagrammatico di Tobia Gorrio.

I rapporti con Verdi:

dapprima fi furono contrasti e divergenze, poi si trasformarono in stima reciproca e profonda amicizia. Gli scrisse l'Otello nel 1887, il Falstaff nel 1893 e modificò notevolmente il Simon Boccanegra nel 1881; gli scrisse anche il testo poetico dell'Inno delle Nazioni.

La Relazione con la Duse:

Boito ebbe un'intensa relazione, dal 1887 al 1898, con la celebre attrice Eleonora Duse e per lei tradusse i drammi shakespeariani: Antonio e Cleopatra; Romeo e Giulietta; Macbeth. I loro incontri, avvenivano solitamente a Chiaverano, presso Ivrea (TO), nel castello di San Giuseppe, dimora del comune amico Giuseppe Bianchi (oggi il castello è un Hotel Relais 4***) .

Boito e le Istituzioni:

fu direttore onorario, dal 1890 al 1891, del Conservatorio di Parma, che porta tutt'ora il suo nome; fu conferito della laurea honoris causa in musica, nel 1893, dall'Università di Cambridge; nominato Senatore del Regno d'Italia, nella XIII legislatura, nel 1912.

Muore a Milano il 10 giugno 1918, per angina pectoris; riposa nel cimitero monumentale della città.

Note: Notizie su Padova vedi pagina Veneto sezione Province; notizie si Chiaverano ed Ivrea vedi pagina Piemonte sezione Provincia Torino; notizie Milano vedi pagina Lombardia sezione Province. (Attenzione pagine in allestimento)