Abitata anticamente dai Campani e dai Sanniti, fu colonizzata sul litorale dagli Etruschi e dai Greci, per poi, nel III secolo a.C., essere conquistata da Roma.
Nel medioevo appartenne dapprima ai Goti e poi ai Bizantini; durante il periodo longobardo fu divisa nei ducati di Benevento, Capua, Salerno, Gaeta (che oggi appartiene alla Regione Lazio) ed Amalfi, mentre Napoli si staccava dall’Impero d’Oriente.
Coi Normanni le sorti di Napoli e del Mezzogiorno continentale si unirono a quelle della Sicilia. Gli Angioini fecero di Napoli la capitale del Reame, governato poi, per due secoli, dagli Spagnoli.
A metà del settecento saliva al trono di Napoli la famiglia e dinastia dei Borboni, i quali nel periodo napoleonico si ritirarono in Sicilia, abbandonando il regno a Gioacchino Murat.
Nel 1816 ci fu la restaurazione del regime borbonico con il Regno delle Due Sicilie; in questo periodo Napoli e la Campania furono teatro di vari moti insurrezionali, tra cui quello guidato da Guglielmo Pepe del 1820.
Il Regno delle Due Sicilie fu poi sconfitto da Giuseppe Garibaldi e proprio su questo territorio campano, nel 1860, avvennero i due episodi conclusivi della spedizione dei Mille: sul Volturno la definitiva sconfitta dell’esercito borbonico; presso la vicina Teano, l’incontro di Garibaldi con il Re Vittorio Emanuele II.
Pochi luoghi, come il Golfo di Napoli, riuniscono in uno spazio relativamente piccolo tanti motivi d’interesse e d’ammirazione: metropoli piena di vita; paesaggio incantevole; cielo e mare quasi sempre azzurri; suolo fertilissimo che valse alla Regione il titolo di “Campania felix”; testimonianze archeologiche del passato; stazioni turistiche rinomate; il Vesuvio. Citato per ultimo, si dovrebbe invece dire soprattutto il Vesuvio, perché esso è il vero simbolo di Napoli e dell’intera Regione.
Il vulcanesimo napoletano però non si limita al Vesuvio, infatti a nord della città si estendono i Campi Flegrèi, dove troviamo il Monte Nuovo, un piccolo vulcano, ormai spento, formatosi in soli tre giorni nel 1538; poi esiste la Solfatara di Pozzuoli, antico cratere dove oggi escono solo getti di vapor acqueo caldo e gas contenenti zolfo; infine le acque termali di Agnano, impiegate a scopo curativo. Tutti questi fenomeni rappresentano la fase finale, preludente all’estinzione, dell’attività vulcanica.
La Campania con i suoi 13.595 Kmq è la dodicesima regione italiana per superficie.
Confini - In Italia: Lazio; Molise; Puglia; Basilicata; Mar Tirreno
Rilievo – Appennino Campano con l’Altopiano del Matese sul quale svetta il Monte Miletto (2050 m.)
I M.ti del Sannio; i M.ti dell’Irpìnia; i M.ti Picentini con il Monte Cervialto (1809 m.)
Penisola Sorrentina con iM.ti Lattàri
Un tratto dell’Appennino Lucano con i M.ti del Cilento sul quale svetta il Monte Cervati (1899 m.)
Antiappennino Campano; i Campi Flegrèi; il Vesuvio (1279 m.)
Conche - di Avellino; di Benevento
Pianura – Pianura Campana; Piana del Sele
Fiumi – Garigliano; Volturno; Sarno; Sele
Laghi – del Matese; di Patria; del Fusaro
Isole – Ischia; Capri; Pròcida
Porti – Napoli; Salerno; Castellammare di Stabia; Torre Annunziata
Coste – Bassa in corrispondenza delle Pianura; Alte nella Penisola Sorrentina e nel Cilento
Golfi – Napoli; Salerno; Gaeta (in parte);Policastro (in parte)
Capi – C. Misèno (presso Napoli); Punta Campanella (nella Penisola Sorrentina); Punta Licosa e C.Palinuro (nel Cilento)
Clima – Mite sul litorale, Aspro sulle montagne