Emilia Romagna

Pillole di Storia

Originariamente abitata dagli Etruschi e dai Galli, nel II secolo a.C. fu dominata dai Romani che compresero nella Gallia Cispadana, mentre più tardi costituì l’VIII Regione augustea, prendendo il nome di Emilia dal conte e ideatore della via Emilia, Emilio Lèpido.

Dopo l’avvento dei Longobardi, la Regione fu contesa tra questi e i Bizantini, finché fu donata da Pipino re dei franchi, al Papato. Fu proprio in questi tempi che la parte  orientale del territorio assunse il nome di Romagna, in quanto trovandosi sotto l’Impero romano d’oriente (Bisanzio), rappresentava la terra dei Romani, detta Romània, di fronte a quella dei Longobardi, cioè la Lombardia.

Nei secoli IX e X le città furono governate da vescovi-conti ai quali succedettero dapprima i comuni e poi le signorie, fra le quali quella degli Estensi per Ferrara, Modena e Reggio e quella milanese dei Visconti per Parma e Piacenza.

Nel Cinquecento Parma e Piacenza formarono il Ducato dei Farnese, mentre Ferrara e Bologna passarono al Papato.

Nel settecento si estinsero le famiglie degli Estensi e dei Farnesi così che Modena e Reggio furono assegnate alla dinastia dei d’Austria- Este, mentre Parma e Piacenza ad un ramo dei Borboni spagnoli.

In seguito, nel 1859, i ducati furono abbattuti e nel 1860, con un plebiscito, la Regione proclamava, l’annessione al nascente Stato italiano.

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Una Via e una Regione

Una strada può definirsi il simbolo della Regione, si tratta della Via Emilia, con cui appunto ha in comune il nome, modificato ufficialmente nel 1947 in quello di Emilia-Romagna. Strada lunga 265 Km, la cui importanza non deve stupire, in quanto conta ventitre secoli di storia ed attraversa diagonalmente tutto il territorio regionale. La Via Emilia fu costruita nel 187 a.C. dal console romano Marco Emilio Lepido, allo scopo di prolungare una preesistente strada consolare, che congiungeva, ma ancora oggi congiunge, Roma a Rimini, passando per Spoleto (Umbria) e Fano (Marche). Proprio a Rimini un arco trionfale, innalzato nel 27 a.C. in onore dell’imperatore Augusto, segna la congiunzione tra la via Flaminia e la via Emilia; quest’ultima poi si spinge dalla costa adriatica fino a raggiungere Piacenza, già avamposto romano sul Po.

Il territorio ha pressappoco la forma di un triangolo rettangolo: un lato è rappresentato dal Po, un latro dalla costa adriatica ed il terzo, il maggiore, dalla cresta dell’Appennino settentrionale.

L’Emilia-Romagna con i suoi 22.123 Kmq è la sesta regione italiana per superficie.

Confini - In Italia: Veneto; Lombardia; Piemonte; Liguria; Toscana; Marche; Mare Adriatico

con l’estero: Repubblica di San Marino

RilievoAppennino Ligure con: Monte Lèsima (1721 m.); Monte Maggiorasca (1803 m.); Monte Gòttero (1640 m.)

Appennino Tosco-emiliano con: Alpe di Succiso (2017 m.); Monte Cusna (2121 m.); Monte Cimone (2163 m.); Monte Fumaiolo (1408 m.)

Subappennino con zone collinari

Passi -  nella regione: di Cento Croci (1053 m.); della Cisa (1041 m.); del Cerreto (1261 m.); dell’Abetone (1388 m.); del Muraglione (907 m.); dei Mandrioli (1173 m.); di Verghereto (861 m.)

Verso, ma già in Liguria: della Scoffèra (678 m.)

Verso, ma già in Toscana: Porretta (933 m.); Futa (903 m.)

Pianuradivisa in : Alta verso l’Appennino; Bassa verso il Po

FiumiPo (sponda destra) con i suoi affluenti: Trebbia, Nure, Taro, Parma, Enza, Secchia, Panàro

Reno con i suoi affluenti: Idice, Santerno, Senio

Lamone; Montone; Savio; Marecchia; Conca

PortiRavenna; Rimini

CosteBassa e uniforme con: Lagune di Comacchio

ClimaContinentale