In questa sezione si proporranno storie di personaggi o di avvenimenti legati alla Regione, inserendo inoltre fatti o curiosità ad essi collegati.
Luisa Zeni
Nasce ad Arco (Trento) nel 1896, fu pioniera dei servizi segreti italiani durante la Prima Guerra
Mondiale.
Reclutata dal Colonnello Tulio Marchetti nel 1915, fu l'unica persone ad accettare l'incarico di operare per lo spionaggio
italiano, quando la guerra non era ancora scopiata con l'Italia, mentre l'Austria era già in armi contro l'intesa e formalmente ancora alleata all'Italia nella Triplice
alleanza.
Il 22 maggio 1915, due giorni prima della dischiarazione di Guerra, passa il confine entrando in territorio austriaco.
Intercettata e fermata da una pattuglia austriaca, si presenta come Josephine Muller, dichiarando di essere fuggita dall'Italia per rientrare in Austria. Accompagnata ad Ala per essere
perquisita, riesce a salvarsi perché i documenti falsi reggono all'esame. Raggiunge avventurosamente Innsbruck, luogo pericoloso, ma miniera di informazioni. Grazie alla sua attività e alle
confidenze che raccoglieva, riuscì a mandare in Italia molte informazioni attraverso relazioni con notizie militari precise e puntuali.
Essere smascherata significava l'impiccagione, però, in ogni occasione, mantenne il suo eccezionale sangue freddo.
Nonostante questo alla fine di luglio del 1915 fu arrestata, ma non fuggì, in quanto sarebbe stata un'ammissione di colpevolezza, nonostante all'orizzonte le si stava profilando l'ombra della
forca.
Il 6 agosto, abbandona la partita; raggiunge a piedi una piccola stazione fuori città, sale su un treno, affollato di
italiani che stanno tornando a casa e diretto in Svizera. Alla stazione di confine di Feldkirch beffa i gendarmi austriaci e si trova, così, in territorio neutrale.
Tullio Marchetti va ad accoglierla a Milano per avere direttamente le ultime notizie, dopodiché Luisa Zeni cessa di essere
un agente segreto.
A guerra finita il Colonnello Marchetti la propone per una decorazione al valore, infatti riceverà la Medaglia
d'Argento
Infine si imbarca nell'avventura fiumana dove si adopererà come crocerossina; questa volta si guadagna l'ammirazione di
D'Annunzio che parla di lei come "creatura ammirabile".