Storie

In questa sezione si proporranno storie di personaggi o di avvenimenti legati alla Regione, inserendo inoltre fatti o curiosità ad essi collegati.

1813-2013 BICENTENARIO DELLA NASCITA DI VERDI

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Giuseppe Fortunino Francesco Verdi, nasce a Le Roncole di Busseto (PR) il 10 ottobre 1813 da Carlo Giuseppe di professione oste e rivenditore di generi alimentari e Luigia Uttini, filatrice. Fu notificato, il terzo giorno dalla nascita, a Busseto con i nomi di Joseph Fortunin Francois; l'atto di nascita fu redatto in francese, perché il territorio della sua nascita apparteneva all'Impero francese creato da Napoleone.

Considerato uno dei più celebri compositori italiani, tra le opere più conosciute: La Traviata, Aida, Rigoletto, Trovatore, Nabucco, Requiem. Si sposa con Margherita Barezzi nel 1836 dalla quale ha due figli: Virginia Maria nata nel marzo del 1837 e Icilio Romano nato nel luglio 1838.

Da questi nomi, legati alla tragedia famigliare di Verdi, nasce l'opera Nabucco. Questi i fatti: Verdi perde prima la figlia Margfherita nell'agosto del 1838, poi nell'ottobre del 1839 il figlio Icilio, infine nel giugno del 1940 muore anche la moglie Margherita. Il musicista era nel più profonfo sconforto, meditando anche di lasciare la lirica. Fu l'impresario della Scala Bartolomeo Merelli a convincerlo a non abbandonare e gli consegnò personalmente un libretto di soggetto biblico, il Nabucco, scritto da Temistocle Solera. Verdi non lo lesse, ma un giorno nello spostarlo gli cadde a terra e gli si aprì sulle pagine del Va, pensiero. Verdi lesse il testo e ne rimase scosso; poi andò a letto, ma non riuscì a prendere sonno, allora si alzò e rilesse più volte il testo e alla fine lo musicò. A quel punto decise, poi, di musicare tutta l'opera che andò in scena il 9 marzo del 1842 con un successo trionfale, iniziando così la sua parabola ascendente.

Verdi, non fu solo compositore lirico, ma scrisse anche molta musica sacra.

Nel 1862 compose l'Inno delle Nazioni su testo di Boito

Poi scrisse la Messa di requiem per la morte di Alessandro Manzoni.

Il Verdi politico.

Partecipò sempre alla vita politica del suo tempo, dapprima diventò, nel 1848, consigliere comunale di Villanova sull'Arda (PC), in quanto aveva acquistato una villa nella frazione di Sant'Agata, essendo riaffiorato in lui il fascino della campagna e dove viveva con la sua nuova compagna, il soprano Giuseppina Strepponi, che sposò nel 1859. In questo periodo si dedicò molto alla vita di fattoria diventandone un ottimo esperto soprattutto di pioppicultura, di cavalli, di enologia. Si teneva sempre al corrente delle ultime novità agricole, ne è riprova una sua lettera del marzo del 1888 indirizzata ai fratelli Ingegnoli che gli avevano mandato in omaggio sei cachi di cui avevano appena iniziato, in Italia, la coltivazione e di cui Verdi se ne mostrò subito entusiasta.

Fu sostenitore dei moti risorgimentali, infatti, durante l'occupazione austriaca, si dice che la scritta "Viva V.E.R.D.I.", significasse Viva Vittorio Emanuele Re d'Italia.

Eletto come deputato nel Collegio di Borgo San Donnino, l'attuale Fidenza nel primo Parlamento del Regno d'Italia dal 1861 al 1865 e poi eletto senatore dal 1874.

Morì a Milano, a 87 anni, il 27 Gennaio 1901. I suoi funerali, per sua espressa volontà, si svolsero senza sfarzo, né musica. Fu sepolto a Milano, presso la Casa di Riposo dei Musicisti, da lui stesso istituita.

Nota: notizie su Villanova sull'Arda e Fidenza nella pagina della Regione Emilia Romagna, Province di Piacenza e Parma (in allestimento).